Acortot wrote on 21. Oct 2016 at 18:09:
hmm non so.. Chopin non ha mai scritto un pezzo cosi, senza indicazioni..
Sotto Voce e legato credo che voglia dire di non pestare la musica e di non suonare le note stile 'Bachiano Moderno', fredde e come una fuga, anche se un compositore può capire che si tratta di effetti, non di composizione melodica e strutturata. Le note sono tutte della stessa misura, altra cosa totalmente atipica.
su un Pleyel d'epoca, come ho già detto decine di volte, suonare più piano di un forte crea un effetto sordo e sfumato.
Le ultime parole di Chopin, scritte su un pezzettino di carta, erano di togliergli il cuore.. questo perché aveva una paura ricorrente di risvegliarsi nella sua tomba, cosa che in quell'epoca era ritenuta una cosa possibilissima.
Io credo che lui, nel suo solito modo sottile, non ha voluto definire il pezzo come rappresentazione della parte finale dell'esistenza, durante la morte dove non c'è ragione e rimane solamente la confusione e sofferenza prima del momento preciso che l'anima lascia il corpo.
...e secondo me aveva paura che questo potesse succedere sotto terra..
Queste riflessioni di natura esistenziale sono importanti per definire in parte anche la musica di Chopin, sono convinto però che la musica di un compositore possa essere compresa ed eseguita anche prescidendo dal vissuto del compositore, la musica è un linguaggio con leggi autononome che interagiscono si con aspetti psicologici sia percettivi, sia emozionali, ma che rimangono leggi interne, e in base a queste leggi interne (che non sono le regole che vengono insegnate a Scuola ma sono leggi che esistono al di là del periodo storico, al di là del compositore...) noi possiamo cercare di avvicinarsi a "comprendere" forse come dovrebbe essere eseguito un pezzo specialmente quando questo pezzo è avaro di segni di dinamica e di articolazione.
Per far capire che cos'è che intendo per leggi interni alla musica, parto da due esempi: pensate di eseguire al pianoforte un pezzo che è stato composto per organo, per esempio un ricercare di Frescobaldi, con quali articolazioni?
quali dinamiche?... non esiste un risposta univoca, ma di certo dovremo tener conto delle tensioni armoniche e delle successive distensioni, tener conto che melodicamente è il soggetto ad avere maggior importanza... e cosi via...
secondo esempio pensiamo di dover eseguire invece all'organo un pezzo composto per pianoforte o per orchestra, anche i migliori di organisti non potranno mai far crescendo e diminuendo come un pianista o un'orchestra, dovranno fare delle scelte e queste scelte dovrann essere fatte rispettando il più possibile le dinamiche e le articolazioni del pazzo originale, ma dove non fosse possibile sui dovrebbe tener conto delle frasi (dove cominciano dove finiscono, in levare? in battere?...) ...
In questo caso la natura del pezzo di Chopin è quella di essere apparentemente ad una voce all'ottava tra le due mani in realtà suggerisce armonie (per l'epoca molto ardite)
e anche melodie interne, ci sono pure giochi di tensione e risoluzione...
Secondo me l'inteprete è libero di prendersi la RESPONSABILITA' di decidere di aggiungere anche fraseggi e dinamiche che non ci sono su questo sono d'accordo, ma allo stesso tempo questo non dovrebbe diventare "sfizioso", in questo caso mi sembra un pò un tentativo di rendere un pezzo impressionista o simbolista un pezzo che non lo è.